Unificazione italiana e tedesca


tra similitudini e differenze

L’unificazione italiana e tedesca ha delle similitudini che nascono da radici comuni.Le differenze, tuttavia, non sono irrilevanti e questo ha portato a divergenze e diversità fondamentali tra i due stati.

Crispi era un grande ammiratore di Otto von Bismarck, lo considerò un mito nella sua politica antisocialista. I socialisti tedeschi, tuttavia, erano molto più forti e compatti  ed era, quindi, necessario fermarli perché rappresentavano un problema alla politica di Bismark. In Italia la situazione era molto diversa, il partito socialista era un partito appena nato, i movimenti operai ancora deboli. Il socialismo tedesco era “uno stato nello stato” della Germania unificata.

Primo tentativo tedesco fallito

Nel 1848 l’unificazione tedesca fallisce al primo tentativo ma l’idea rimane salda. I liberali vengono meno, Bismark entra in scena e diventa cancelliere prussiano. Nel 1862 è chiamato dal re di Prussia per risolvere uno scontro con il parlamento prussiano, il quale si rifiutava di approvare una riforma sull’esercito fortemente voluto dal capo di stato. Bismark, dando prova del suo scarso amore per le regole del Parlamento, inizia a lavorare per l’unificazione tedesca a livello internazionale senza il sostegno del parlamento

Tra il 1862 al 1870 l’Europa è vittima di molti conflitti che portano all’unificazione tedesca.

Nel 1866 la Prussia combatte contro l’Austria e nel frattempo l’Italia combatte la terza guerra d’indipendenza italiana per ottenere il Veneto. L’Austria è sconfitta. Questo segna un importante evento per la Germania perché l’Austria è sconfitta, la rivalità tra l’impero e la Prussia tedesca è spezzata. L’Austria rinunciò a qualsiasi ambizione alla guida dell’unificazione tedesca. La Prussia quindi diventa la protagonista della Germania. Nel 1870 la Prussia combatte contro la Francia di Napoleone III, il quale si oppose all’unificazione tedesca, ostacolando un mondo tedesco unito. Ma questo progetto di unificazione diventa sempre più imponente.

Verso l’unificazione attraverso l’esercito

L’elemento importante per la Prussia e l’unificazione della Germania fu proprio l’esercito. Bismark lo potenzia e lo affida a guerrieri molti sopraffini e geniali strateghi. Il generale Von Moltke organizzò l’esercito in modo da renderlo idoneo alla guerra lampo contro l’Austria e la Francia. L’impero di Napoleone III crolla dopo alcune settimane e nel 1870 viene sconfitto a Sedan. L’imperatore fu fatto prigioniero e umiliato dai prussiani e cosi crolla e si scioglie l’impero francese. La vittoria di Sedan segna la vittoria della Prussia e scaturisce la nascita della Germania Unita e dell’impero tedesco. Nasce il II Reich.

La Germania, pertanto,  nasce come potenza antifrancese e la battaglia di Sedan viene proclamata festa nazionale. L’Alsazia e la Lorena vengono annesse alla Germania. Questo scaturirà un odio ed una sete di vendetta francese, che scatenerà il Revanchismo fino alla prima guerra mondiale. L’impero tedesco di Guglielmo I viene proclamato nel 1871 nella reggia di Versailles, un’umiliazione profonda per la Francia.

Unificazione in due fasi

La storia tedesca viene divisa in due fasi: dal 1871 al 1890 si ha l’età bismarkiana e dal 1890 al 1914 si ha l’età Guglielmina, caratterizzata dall’ascesa al trono di Guglielmo II. Nella seconda fase  Bismark  dovrà dimettersi e il ruolo dell’imperatore tornerà a primeggiare ai vertici della politica e come protagonista nelle relazioni diplomatiche. Dopo Bismark non ci saranno più cancellieri tali da competere e far fronte con l’imperatore fino all’avvento di Hitler.

Analogia tra Germania e Italia

Sia l’Italia che la Germania avranno uno stato grande che diventa il centro e la guida per l’unificazione: la Prussia per la Germania e il Piemonte per l’Italia. L’altra analogia consiste nell’avere entrambe un elemento politico forte in un personaggio carismatico e capace di guidare la nazione: Bismark per la Germania e Cavour per l’Italia.

E differenze evidenti

Tuttavia molte sono le differenze tra i due stati.  In Italia le forze liberali sono i punti forti dell’unificazione della penisola italiana, mentre nella Germania le forze liberali sono inesistenti. Il processo è guidato dalle forze conservatrici tradizionaliste legate all’ambiente militare.

Nell’unificazione italiana vi è il ruolo del Piemonte che sarà fondamentale mentre il ruolo degli altri stati è marginale e non vogliono perdere il loro potere per conferirlo al Regno del Piemonte. In Germania, invece, la questione è diversa. Gli altri stati partecipano attivamente contro gli stranieri e all’unificazione tedesca, vi è una mobilitazione nazionale contro la Francia di Napoleone III. In altre parole vi è una forza comune che giunge all’unificazione. Ciò comporta conseguenze diverse anche nella scelta del sistema. In Germania si opta per una via federale in quanto si vuole lasciare autonomia ai lander. In Italia si sceglie la via di uno stato forte come guida al centro.