LA RIFONDAZIONE GIURIDICA DEL DIRITTO E LE CONQUISTE DEMOCRATICHE
I resoconti politici più importante del secolo appena trascorso è sicuramente stato la rifondazione giuridica del diritto e delle istituzioni politiche. Tale rifondazione è stata generata dalle dure lezioni impartite dalle tragedie che ne hanno incendiato la prima metà. Questo processo si è espressa in due grandi conquiste democratiche. La democrazia costituzionale e il costituzionalismo mondiale hanno investito, l’una la forma istituzionale degli Stati nazionali, l’altra le forme delle relazioni tra Stati. Entrambe queste conquiste si sono realizzate con una medesima operazione, la costituzionalizzazione dei diritti fondamentali. In particolare il principio della pace e dei diritti umani, inclusi i diritti sociali è considerato limite e vincolo normativo imposto alla politica e ai poteri interni ed internazionali.
Queste due conquiste però forse non sono state adeguatamente tematizzate dalla cultura giuridica e politica. Certamente l’enunciazione dei diritti umani nelle carte costituzionali risale a ben prima del secondo dopoguerra. Già le prime Costituzioni e Dichiarazioni rivoluzionarie del ’700 come quella della Virginia del 1776, quella americana del 1787 e quella del 1789 fino ad arrivare alle Costituzioni e agli Statuti dell’800. Sarebbe errato considerarle una mera conquista del dopoguerra. Tuttavia si può affermare che non esisteva, prima del 1948, una Carta internazionale dei diritti umani. Con la Dichiarazione dei diritti Umani dell’ONU si ha il riconoscimento internazionale e non meramente nazionale dei diritti umani. Si apre quindi una nuova pagina di storia del costituzionalismo e del diritto stesso.